Cronache da mare e monti #2
“…Gli immobili costruiti al mare e in montagna durante il boom degli anni ’50-’60 mostrano evidenti segni di obsolescenza. Adeguarli agli standard attuali è costoso, spesso ogni oltre convenienza. Il piano casa è una buona occasione per ristrutturare, o demolire e ricostruire meglio. In questo senso una domanda più ristretta ed avveduta è sicuramente un incentivo ad una più elevata qualità architettonica. Come già avviene nelle città, le imprese dovranno lavorare più sul restauro e sul nuovo di qualità che sulla quantità dozzinale.
L’insieme di queste considerazioni può aprire una fase nuova. Come tutte le fasi avrà le sue opportunità, se si saprà come coglierle. Anziché piangere sul latte versato dello scempio ambientale, o disperarsi per la fine della cuccagna del mercato immobiliare, ambientalisti e developer potrebbero ritrovarsi infine uniti nella consapevolezza che la prosperità economica del nostro Paese non può prescindere dalla sua bellezza.”
da Andrea Veglia, “Cronache da Mare e Monti”. Italic 4, giugno/luglio 2011.